Discussione:
drum sound
(troppo vecchio per rispondere)
Gordon Pym
2004-09-22 12:32:22 UTC
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Volevo sapere le vostre impressioni ,buone e cattive su questa marca di
batteria tutta italiana appunto la DRUM SOUND. Grazie
cuba
2004-09-22 14:58:22 UTC
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Post by Gordon Pym
Volevo sapere le vostre impressioni ,buone e cattive su questa marca di
batteria tutta italiana appunto la DRUM SOUND. Graz
buone
bluetrain
2004-09-22 20:22:43 UTC
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Post by Gordon Pym
Volevo sapere le vostre impressioni ,buone e cattive su questa marca di
batteria tutta italiana appunto la DRUM SOUND. Grazie
saranno anche buone batterie, ma costano troppo...
e poi come diavolo si fa' a denominare un brand "drum sound", io non me la
comprerei mai sia per il nome farlocco del marchio, sia perche sembrano
imitazioni delle dw
@lberto
2004-09-23 10:14:01 UTC
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Post by bluetrain
Post by Gordon Pym
Volevo sapere le vostre impressioni ,buone e cattive su questa marca di
batteria tutta italiana appunto la DRUM SOUND. Grazie
saranno anche buone batterie, ma costano troppo...
e poi come diavolo si fa' a denominare un brand "drum sound", io non me la
comprerei mai sia per il nome farlocco del marchio, sia perche sembrano
imitazioni delle dw
Sono delle buone batterie in acero americano selezionato. Nascono proprio
come versione europea della DW, infatti inizialmente montano entrambe i
pregiatissimi fusti della Keller. Quelle nuove non le ho mai provate. Ho
avuto occasione di provare una di quelle più vecchie con i Keller tutta
sistemata da jazz e blues e mi piaceva più delle DW più nuove. Le meccaniche
non mi sembravano il massimo (quelle dei tom perché tutto il resto di quella
provata da me era Pearl o Yamaha).
Antonio
2004-09-24 15:49:28 UTC
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Post by @lberto
Post by bluetrain
Post by Gordon Pym
Volevo sapere le vostre impressioni ,buone e cattive su questa marca di
batteria tutta italiana appunto la DRUM SOUND. Grazie
saranno anche buone batterie, ma costano troppo...
e poi come diavolo si fa' a denominare un brand "drum sound", io non me la
comprerei mai sia per il nome farlocco del marchio, sia perche sembrano
imitazioni delle dw
Sono delle buone batterie in acero americano selezionato. Nascono proprio
come versione europea della DW, infatti inizialmente montano entrambe i
pregiatissimi fusti della Keller. Quelle nuove non le ho mai provate. Ho
avuto occasione di provare una di quelle più vecchie con i Keller tutta
sistemata da jazz e blues e mi piaceva più delle DW più nuove. Le meccaniche
non mi sembravano il massimo (quelle dei tom perché tutto il resto di quella
provata da me era Pearl o Yamaha).
Premetto che non sono un batterista molto quotato e che quindi ogni mio
giudizio è alquanto "ignorante".
Suono spesso con una Drum Sound di un amico e sinceramente la trovo una
batteria con un eccellente rapporto qualità/prezzo. I toms hanno un sustain
abbastanza pulito e la cassa ha una profondità di suono che mi piace molto
ma sinceramente non mi sognerei di paragonarla ad una DW.
La DW è sicuramente una batteria molto difficile da suonare in quanto molto
sensibile ai diversi modi di "toccare" la pelle ma in compenso, una volta
capita, riesce a darti sensazioni che sinceramente non ho mai percepito con
le poche altre batterie provate. I toms hanno risonanti asciutte e ben
definite senza slabbrare mai e la cassa è per me "perfetta" sia con le pelli
pinstripe che con le powerstroke (trasparenti). Di hardware DW non ne so'
molto ma posso garantire che il mio pedale (DW!), dopo 8 anni, da' filo da
torcere ai nuovi Iron Cobra e compagnia bella.
Ciao a tutti! Antonio
vintage
2004-09-25 17:48:26 UTC
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I toms hanno risonanti asciutte e ben
Post by Antonio
definite senza slabbrare mai e la cassa è per me "perfetta" sia con le pelli
pinstripe che con le powerstroke (trasparenti). Di hardware DW non ne so'
molto ma posso garantire che il mio pedale (DW!), dopo 8 anni, da' filo da
torcere ai nuovi Iron Cobra e compagnia bella.
Ciao a tutti! Antonio
Concordo su tutto, la cassa dw è il mio sogno.
bluetrain
2004-09-25 19:21:50 UTC
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Post by vintage
Concordo su tutto, la cassa dw è il mio sogno.
le batterie sono tutte uguali, qualche differenza la fa la profondita' e lo
spessore del fusto, oltre ovviamente alla perfetta circolarita' e
complanarita' del bearing edge... ma per il 95% il suono dipende dalla pelle
e da come essa viene tirata... pensare di attribuire un carattere
particolare ad un legno, ad una marca, ad un modello piuttosto che un altra,
e' quasi una masturbazione mentale...
la batteria deve essere semplicemente coi fusti corti, belli tondi e
precisi, ed ovviamente in thin maple per non spezzarti la schiena a montare
e smontare tutto dopo ogni serata.
:-DDD
parlando di rapporto qualita' prezzo poi, dw e drumsound non sono certo
vantaggiosi... ho disassemblato completamente rullanti dell'uno e
dell'altro, non vi ho mai trovato oro 18k nell'hardware, e tantomeno fusti
incollati e torniti con tolleranze inferiori al mezzo millimetro (il legno
e' legno, dura lex sed lex)... se proprio devo spendere 3000 euro per un set
da jazz di 3 pezzi, allora preferisco prendere una gretsch, schifo per fare
schifo almeno ho una gretsch dentro casa...
se si vuole parlare di rapporto qualita' prezzo, credo che yamaha sia
imbattibile, ma anche pearl e tama davvero non scherzano e su certe serie
fanno pure meglio di yamaha. ad esempio una yamaha da jazz maple custom
absolute, con tutto hardware in acciao fuso e rigorosamente made in japan,
costa appena 1500 euro, che e' poco meno di una drum sound ricoperta, ma
molto e molto meno di una dw
vintage
2004-09-26 11:16:24 UTC
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Post by bluetrain
le batterie sono tutte uguali, qualche differenza la fa la profondita' e lo
spessore del fusto, oltre ovviamente alla perfetta circolarita' e
complanarita' del bearing edge... ma per il 95% il suono dipende dalla pelle
e da come essa viene tirata... pensare di attribuire un carattere
particolare ad un legno, ad una marca, ad un modello piuttosto che un altra,
e' quasi una masturbazione mentale...
Sarà anche come dici tu il tipo di legno non ha molta importanza o la marca
o il modello, però io ho provato nello stesso locale (un piccolo locale) e
nella stessa posizione la mia cassa Pearl export select 22"x18" con
powerstroke 3 e risonante con buco da 6" con pedale DW 5000, potenza di
fuoco impressionante, e ho provato poi la DW di un mio amico sempre 22"x18"
powerstroke 3 non aveva la risonante bucata, gli ho prestato il mio pedale
DW, il risultato è stato che non si poteva stare dentro il locale, si
diventava sordi solo a sentire la cassa, ha dovuto togliere a malincuore il
mio pedale e montare il suo Pearl eliminator che dava molto meno volume alla
cassa. Dimenticavo che le battenti non erano per niente tirate in entrambe
le casse. A questo punto potrebbe essere lo spessore del fusto a fare la
differenza ma di certo la diversità di suono e di volume tra le due casse
era molto evidente. Comunque vista la mia poca esperienza in campo non posso
dire con certezza che quello che dici è sbagliato, ma mi fido del mio
orecchio e una DW resta sempre il mio sogno.
BlackOut
2004-09-26 16:29:22 UTC
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Parlando con un amico e collega di S.Carlo (FE) che ripara e ristruttura
batterie (dal suo magazino ne sono passate centinaia), mi ha delucidato su
alcuni concetti e differenze fra modelli e marche... del perché ad esempio
la grestch costa più delle altre, la dw subito a ruota e mi ha fatto capire
(anche se io sono copletamente profano in questo campo) la differenza di
armonici che possono avere le diverse tipologie di legno, costruzione,
cerchi, pelle, ecc.
Mi ha anche detto che la maggior parte delle batterie in acero hanno solo il
primo e l'ultimo strato del costoso legno... a parte dw, grestch ed alcuni
modelli costosi
Dal suo lungo ed esaudiente discorso é pervenuto che se si vuole ottenere un
suono ricco di armonici bisogna ricadere su un certo tipo di battereie; se
si cerca un suono sordo e facile da gestire (vedi yamaha 9000, in betulla)
si può ripiegare sulle più economiche ed, estremizzando il discorso, in
questo caso, si hanno lievi differenze con grandi differenze di prezzo
(quello che alza il prezzo é la marca, le meccaniche buone, la moda, ecc.).

Io ho sempre sostenuto che gli strumenti musicali costano troppo... però, io
possiedo un Noble&Cooley che é un pezzo unico di acero... in tantissimi mi
hanno chiesto se glielo vendevo... vi assicuro che il 99% del suono lo da il
legno...
--
Con i migliori saluti
Paolo
bluetrain
2004-09-26 18:38:12 UTC
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Post by BlackOut
Dal suo lungo ed esaudiente discorso é pervenuto che se si vuole ottenere un
suono ricco di armonici bisogna ricadere su un certo tipo di battereie; se
si cerca un suono sordo e facile da gestire (vedi yamaha 9000, in betulla)
...allora, prendi un fusto nudo, solamente forato, tornito e verniciato o
wrappato, percuotilo con un mallet ed al massimo potrai individuare una nota
fondamentale, ma di armonici non se ne parla a causa della bassa frequenza
di risonanza del materiale, della curvatura impostagli, e soprattutto del
fatto che trattasi di sostanza anisotropa (il legno e' legno) e per di piu'
lavorata in strati incollati... se anche emettesse armonici, non dico
ascoltabili, ma almeno misurabili strumentalmente, sarebbe un fenomeno del
tutto casuale e difficilmente riproducibile in maniera controllata su fusti
di identica fattura... solo un fusto metallico ben fatto, ad esempio acciaio
o bronzo, puo' emettere armonici udibili (gradevoli ?!???), ma una volta che
esso viene imbracato fra blocchetti bullonati, due pelli tese e gli
indispensabili dispositivi di sospensione, essi inevitabilmente vengono
soppressi... il fusto influenza il suono della pelle battente semplicemente
per come lo riverbera al suo interno e lo conduce alla pelle risonante, ma
tutti gli armonici prodotti nascono sul bordo pelle, basta mettere un dito
per verificare...
con questo non dico che tutti i legni sono uguali, ma il contributo del
legno sul suono e' sicuramente una piccola componente del complesso fenomeno
con cui un accoppiata fusto/pelle articola una nota, fenomeno oltretutto non
completamente controllabile nel processo di produzione della batteria.
quello che raccontano i produttori sul sustain ed il timbro dei loro legni
e' puro marketing... dopo 20 anni persi attorno a questo meraviglioso
strumento, mi sono reso conto che ci si e' fatta troppa vacua filosofia
sopra, questo a causa del fatto che a differenza di uno strumento a fiato o
a corda, per l'implementazione di uno strumento a nota indeteminata non
occorrono modelli matematici o particolari conoscenze della fisica acustica,
basta un bravo disegnatore, per cui molte teorie di tenore aristotelico, e
scarsamente verificabili con metodo scientifico, si sono diffuse nel corso
degli anni sui fattori che determinano le proprieta' acustiche delle
batterie...
Antonio
2004-09-27 11:39:42 UTC
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Post by bluetrain
Post by BlackOut
Dal suo lungo ed esaudiente discorso é pervenuto che se si vuole
ottenere
Post by bluetrain
un
Post by BlackOut
suono ricco di armonici bisogna ricadere su un certo tipo di battereie; se
si cerca un suono sordo e facile da gestire (vedi yamaha 9000, in betulla)
...allora, prendi un fusto nudo, solamente forato, tornito e verniciato o
wrappato, percuotilo con un mallet ed al massimo potrai individuare una nota
fondamentale, ma di armonici non se ne parla a causa della bassa frequenza
di risonanza del materiale, della curvatura impostagli, e soprattutto del
fatto che trattasi di sostanza anisotropa (il legno e' legno) e per di piu'
lavorata in strati incollati... se anche emettesse armonici, non dico
ascoltabili, ma almeno misurabili strumentalmente, sarebbe un fenomeno del
tutto casuale e difficilmente riproducibile in maniera controllata su fusti
di identica fattura... solo un fusto metallico ben fatto, ad esempio acciaio
o bronzo, puo' emettere armonici udibili (gradevoli ?!???), ma una volta che
esso viene imbracato fra blocchetti bullonati, due pelli tese e gli
indispensabili dispositivi di sospensione, essi inevitabilmente vengono
soppressi... il fusto influenza il suono della pelle battente
semplicemente
Post by bluetrain
per come lo riverbera al suo interno e lo conduce alla pelle risonante, ma
tutti gli armonici prodotti nascono sul bordo pelle, basta mettere un dito
per verificare...
con questo non dico che tutti i legni sono uguali, ma il contributo del
legno sul suono e' sicuramente una piccola componente del complesso fenomeno
con cui un accoppiata fusto/pelle articola una nota, fenomeno oltretutto non
completamente controllabile nel processo di produzione della batteria.
quello che raccontano i produttori sul sustain ed il timbro dei loro legni
e' puro marketing... dopo 20 anni persi attorno a questo meraviglioso
strumento, mi sono reso conto che ci si e' fatta troppa vacua filosofia
sopra, questo a causa del fatto che a differenza di uno strumento a fiato o
a corda, per l'implementazione di uno strumento a nota indeteminata non
occorrono modelli matematici o particolari conoscenze della fisica acustica,
basta un bravo disegnatore, per cui molte teorie di tenore aristotelico, e
scarsamente verificabili con metodo scientifico, si sono diffuse nel corso
degli anni sui fattori che determinano le proprieta' acustiche delle
batterie...
Sono spiacente ma dopo 10 righe mi sono perso e ho dovuto mettere la testa
in frigo per raffreddarla un pochino. Ho assolutamente il massimo rispetto
per l'eccezionale competenza da cui evidentemente scaturisce il tuo giudizio
ma permettirmi di dire che è solamente il nostro orecchio a dover fare da
giudice, indipendentemente da materiali, finiture, incollatura, materiali
anisotropi ecc. Se, ascoltando una DW, continuerò a provare le sensazioni
che ho apprezzato in passato, la DW rimarrà per me (e magari solo per me) la
migliore batteria in commercio, indipendentemente da tutti gli altri
fattori.
Buona giornata! Antonio
BlackOut
2004-09-28 10:42:26 UTC
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Non voglio essere polemico ma vorrei specificare cosa intendo per
armoniche...

http://www.labatteria.it/acustica/armonici.htm

ad esempio in studio di registrazione un fonico molto competente mi ha
riferito che la mia cassa (grestch 22'') arriva a coprire delle frequenze
basse difficili da ritrovare nelle usuali batterie...
--
Con i migliori saluti
Paolo Cazzanti
bluetrain
2004-09-28 13:32:10 UTC
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Post by BlackOut
Non voglio essere polemico ma vorrei specificare cosa intendo per
armoniche...
http://www.labatteria.it/acustica/armonici.htm
non e' affatto polemica, il ng e' fatto appositamente per discutere :-)
anche io mi riferisco alla definizione di armonico univoca ed universalmente
accettata, che corrisponde bene a quella divulgata sul link... come pure
nessuno ha mai messo in discussione il fatto che un tamburo ben accordato
emetta una serie di armonici...
solo che non e' il fusto grezzo che emette armonici, in quanto e' difficile
addirittura che emetta una qualsiasi nota fondamentale... mettete a nudo i
fusti delle vostre batterie, percuoteteli e ditemi onestamente che cosa
sentite... e' l'intero sistema fusto-pelle che produce gli armonici, dei
quali il fusto ne influenza il carattere per riverberazione del fronte
d'onda al suo interno...
...che in un tamburo esistano armonici udibili generati dalla vibrazione
intrinseca del fusto stesso va dimostrato in camera anecoica con
misurazaioni strumentali, e non con le impressioni soggettive dell'artigiano
o del fonico della situazione. per me non e' sufficiente che uno qualsiasi
mi dica che la dw ha piu sustain o piu armonici perche lui la ha suonata ed
ha avuto questa impressione, poiche' esistono persone che hanno suonato una
dw e non hanno avuto questa impressione, ed infatti si sono comprati una
tama o una pearl, non so se mi spiego
Post by BlackOut
ad esempio in studio di registrazione un fonico molto competente mi ha
riferito che la mia cassa (grestch 22'') arriva a coprire delle frequenze
basse difficili da ritrovare nelle usuali batterie...
bene, complimenti al fonico per l'orecchio ed a gretsch per la ennesima
ottima implementazione... la gretsch, tra l'altro, e' praticamente *l'unico*
strumento per il quale eventualmente spenderei anche 5000 euro, non perche'
sia eccezionale, ma perche' qualche esemplare ha un suono davvero diverso,
dove diverso non significa necessariamenete migliore di un altro... pero'
molti esemplari degli anni 80 non sono nulla di eccezionale, mentre di
quelle attuali non ne ho mai suonate quindi francamente non saprei... il
fatto e' che una yamaha maple custom costa un terzo, e per le mie orecchie
e' altrettanto gradevole
ciao, Ettore

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